Chi poteva immaginare che, dopo i nobili e rivoluzionari ideali che ispirarono le avanguardie artistiche del primo Novecento, ci saremmo ritrovati con arte povera, nuovi selvaggi, neo, trans e post.
Alle edificanti e lungimiranti visioni del Movimento Moderno multinazionali della cultura, curatori di mostre e sedicenti artisti antepongono oggi speculazione, clamore e personalismi che poco o nulla hanno a che fare con un reale progresso dell’arte e della cultura.
Gallerie e musei d’arte temporanea si occupano di cose effimere che, con l’aiuto di media compiacenti, vengono spacciate per cose di valore. Gli odierni facoltosi collezionisti, in gran parte nuovi ricchi avidi di status ma poveri di spirito, non saprebbero comunque discernere.
Come in passato, gli addetti ai lavori ignorano i veri artisti perché a noi essi non potrebbero raccontare le balle che raccontano al pubblico.
Fra gli ultimi due decenni dell’Ottocento e la prima metà del Novecento tutto cambia nella vita degli uomini e, attraverso l’opera intelligente e generosa di alcuni pittori, cambia conseguentemente anche il modo in cui l’arte esprime e celebra la vita con forme e colori. Continua..
I cambiamenti sono stati salutari ma hanno generato un grossolano equivoco: poiché le innovazioni delle avanguardie storiche fecero a quel tempo scandalo, molti credono ancora oggi che scopo dell’arte sia scandalizzare. I musei d’arte contemporanea sono pieni di trovate e trovatine. Continua..
Non se ne può più con quest’obbligo dell’avanguardia pensò l’Oliva. Perché continuare a flagellarsi se non si riesce a far nulla di nuovo. Basta invertire i termini della questione e dichiarare ogni avanguardia superata. Un artista sterile si ricicla in “critico creativo”. Continua..
L’arte non nasce nei musei e tanto meno per mano di critici e curatori. Questi non capirono allora, quando si rese necessario distruggere canoni divenuti obsoleti e non capiscono oggi il lavoro di chi prosegue nella costruzione del nuovo avviata da alcuni maestri del Novecento. Continua..
Nella frenetica e disgregante realtà odierna l’arte dovrebbe contribuire a dare forma nuova ai più sostanziali aspetti dell’esistenza, evocando una visione del mondo che duri più a lungo di un paio di stagioni. “L’arte deve esprimere l’universale.” (Piet Mondrian) – In preparazione